Commettere degli errori può costare veramente caro, se li conosci, li eviti .

Il primo errore …. ENORME …. è quello di consegnare le chiavi al potenziale acquirente prima del rogito notarile senza tutelarsi su eventuali problemi che questo può causare.

A prescindere che consegnare le chiavi prima del rogito notarile non e’ mai consigliato, se proprio si deve fare per accordi o per necessità è opportuno tutelarsi con scritture che prevedano la non cessione del possesso, ma il solo uso a titolo precario con responsabilità a carico del potenziale acquirente.

Altro errore che potresti commettere e’ quello di non indicare le condizioni che riguardano l’immobile nel preliminare di compravendita. Esempio : se gli impianti tecnologici (impianto idraulico-termosanitario, impianto elettrico, etc) sono o non sono conformi con eventuale certificazione.

Questo e’ fondamentale perché, se non indicato, l’acquirente potrebbe presumere che gli impianti siano conformi .

Un’ altra cosa molto importante è  precisare se esistano o meno delle servitù  attive e passive.

Sempre in riferimento alle problematiche condominiali è obbligatorio che indichi le eventuali spese condominiali straordinarie che sono state deliberate o che saranno deliberate prima del rogito notarile, è bene precisare se queste sono a carico del proprietario venditore o a carico del nuovo acquirente.

Altro ed importante adempimento  è di verificare se l’immobile è stato costruito con edilizia convenzionata., L’edilizia convenzionata prevede una serie di vincoli legati alla vendita e/o alla locazione, tra cui il prezzo massimo a cui si può vendere, l’eventuale diritto di prelazione a favore del Comune e limiti massimi di reddito da parte di chi acquista.  L’acquirente deve essere a conoscenza prima della firma del contratto preliminare.

Altro errore da incubo quando si va a vendere casa è di non dichiarare eventuali non conformità urbanistiche e/o catastali, la non conformità  urbanistica significa che l’immobile di fatto non è conforme con quello che è indicato nel progetto depositato in Comune da parte del costruttore o dei successivi proprietari che vi abbiano fatto opere.

La non conformità catastale consiste nella mancanza di corrispondenza dello stato di fatto dell’immobile con la planimetria catastale e i dati dell’ immobile che sono depositati nel Catasto Edilizio Urbano.

Non verificare quest’ultime ed importanti condizioni potrebbe causare la nullità del contratto o la sua risoluzione per colpa del venditore con restituzione del doppio della caparra.

Ti invierò fra qualche giorno al seconda parte di questo articolo

Se desideri avere ulteriori consigli puoi scrivere a enzo@italcaseimmobiliare.com  o contattarmi al 0805580010 o sul cellulare personale 3462141598.

Ciao

Enzo Fracchiolla